Una delegazione della Casa di Accoglienza ha partecipato sabato 8 marzo al pellegrinaggio a Roma del Movimento per la Vita Italiano in occasione del 50° anniversario dalla nascita del primo Centro di Aiuto alla Vita, avvenuta a Firenze nel 1975.

Momento culminante della giornata è stata la solenne celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro presieduta dal Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede. Prima dell’omelia, il Card. Parolin ha letto il messaggio di Papa Francesco rivolto ai partecipanti al pellegrinaggio del Movimento per la Vita.

Riportiamo di seguito un estratto del messaggio del Santo Padre:

“Vi incoraggio a portare avanti la tutela sociale della maternità e l’accoglienza della vita umana in ogni sua fase. In questo mezzo secolo, mentre sono diminuiti alcuni pregiudizi ideologici ed è cresciuta tra i giovani la sensibilità per la cura del creato, purtroppo si è diffusa la cultura dello scarto. Pertanto, c’è ancora e più che mai bisogno di persone di ogni età che si spendano concretamente al servizio della vita umana, soprattutto quando è più fragile e vulnerabile; perché essa è sacra, creata da Dio per un destino grande e bello; e perché una società giusta non si costruisce eliminando i nascituri indesiderati, gli anziani non più autonomi o i malati incurabili. […]

Il vostro impegno, in armonia con quello di tutta la Chiesa, indica una progettualità che pone al centro la dignità della persona e privilegia chi è più debole”.

 

Nella sua omelia, Il Card. Parolin ha poi rivolto ai presenti le seguenti parole:

“Voi annunciate la vita come il bene prezioso da vivere in pienezza. Nei Centri di Aiuto alla Vita e nelle Case di Accoglienza voi aprite i vostri cuori a donne e a mamme che vivono situazioni e momenti di grande fragilità. Nell’ascolto delle donne e delle mamme voi vi fate compagni di viaggio facendo sentire la vicinanza di Gesù che ama le loro vite e le vite nascoste nel loro grembo. Tante sono le difficoltà che quotidianamente dovete affrontare, ma non scoraggiatevi mai, non scoraggiatevi mai. […] Non stancatevi di seminare il bene. Continuate con coraggio, con impegno, non stancatevi di seminare il bene. […]

Il valore inviolabile della vita umana: ogni essere umano, indipendentemente dalle sue condizioni, possiede una dignità intrinseca che non può mai essere messa in discussione.

In questo senso la vita umana non è “disponibile” né per la società, né per l’individuo, né per lo Stato. La sua difesa è un dovere morale e civile per tutti.”

 

 

 

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